domenica 30 marzo 2008

Presentazione del libro "In fuga dalle tenebre"

Jean-Paul Pougala
fondatore del Movimento Federalista Africano, presenterà il suo libro

"In fuga dalle tenebre"
Einaudi - Collana: Gli struzzi
n. 631 - Pagine 245 - Formato 13,5x21
Anno 2007
EAN13 9788806187989


Le tappe del percorso di presentazione saranno:

  • Martedì 1 aprile 2008, ore 17.30, presso la Libreria Editrice Goriziana, corso Giuseppe Verdi n° 67
  • Mercoledì 2 aprile 2008, ore 16.30, presso il Liceo Uccellis di Udine
  • Mercoledì 2 aprile 2008, ore 20.30, presso la sala congressi della Camera di Commercio in Corso Vittorio Emanuele II, 47 (da confermare)
  • Giovedì 3 aprile 2008, ore 17.30, presso la libreria Joyce - Stazione di Trieste

1 commento:

GRSAfrica ha detto...

Note di Copertina

Dall'Africa dell'umiliazione all'Italia come terra di crescita ed emancipazione. Il percorso di un uomo nuovo, la storia di una vera globalizzazione personale.

L'autobiografia di Jean-Paul Pougala, giovane imprenditore camerunese di formazione europea, riassume un'esperienza storica plurisecolare. Dalla condizione di vera e propria schiavitù familiare nella quale era nato e cresciuto in Africa, Pougala percorre tutte le tappe di una mirabolante emancipazione personale: il viaggio verso l'Italia, la laurea in economia, l'avvio di una brillante carriera di imprenditore a livello intercontinentale tra Africa, Europa e Cina. E il racconto di una liberazione personale, dai tratti a volte picareschi, ma anche il percorso di una formazione intellettuale e morale. Che ci conduce dentro una globalizzazione sconosciuta e sorprendente.

Per i Bianchi, la frusta era il linguaggio che i Neri capivano meglio. Gli stessi Neri che subivano la frusta dai padroni Bianchi, applicavano la frusta come linguaggio di potere in famiglia a chi era più debole. L'uomo frustava la moglie per un pasto non pronto in tempo, la moglie frustava i bambini per un fuoco acceso male. Per me e mia sorella Lucienne, la frusta ogni giorno era il nostro pane e ogni giorno erano urla e pianti. Martine ci picchiava a sangue per un lavoro eseguito in ritardo, per piatti lavati male, per una piccola dimenticanza. Molte volte non erano vere e proprie dimenticanze, talvolta decidevo di non fare niente. Sapevo che sarei stato picchiato e mi lasciavo picchiare. La frusta era la ricompensa di una durissima giornata di lavori domestici, ogni pretesto era buono per consumarla. Le frustate potevano arrivare in qualsiasi momento. Come per chi vive sopra un vulcano attivo e ci si aspetta che scoppi in qualsiasi momento. Non potevo mai stare seduto per fare i lavoretti. Dovevo essere attento al lavoro, ma essere anche prontissimo a proteggere la mia testa da uno schiaffo improvviso, e comunque sempre preparato a scappare.

Indice - Sommario

Premessa
In Africa
In Italia
Tra la Cina e l'Italia